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L'OPINIONE DEL 29/04/1999:

IL GIGLIO

Il calcio ripropone uno dei suoi aspetti misteriosi e fa bello il Grifo proprio quando questi sembrerebbe affondare, esaltandone doti e spirito di sacrificio: in un secondo tempo giocato in dieci e sotto la pressione "vaga" ma continua del Cagliari. Si esalta, dunque, il "mitico" e, pur privato del razzente Olive, propone una versione contropiedistica che "sublima" nel momento del goal petrachiano: concreto e scintillante esempio di ribaltamento di fronte rapido e mortifero che sgretola il muro ostile e apparentemente invalicabile delle partite esterne: ultimo cruccio dello slavo ridens. Il pareggio carica, perciò, di fiducia l’ambiente biancorosso: pronto a festeggiare una salvezza sempre insidiata dalla umorale gestione gaucciana ma ormai luminosamente vicina, sempreché non esplodano inopinatamente alcuni sostanziali problemi:

AUTOGESTIONE

  1. La squadra dà l’impressione di autogestirsi, almeno tecnicamente, vivendo sull’onda castagneriana che potrebbe infrangersi sugli scogli prossimi alla riva;
  2. La difesa bloccata e il contropiede sacrificano un po’ il gioco e vivono in maniera eccessiva sul genio croato e sulla bislacca intraprendenza del generoso Petrachi;
  3. Il ritorno in campo del contagioso entusiasmo del rubicondo Luciano è foriero di possibili sconquassi: sempre temuti dal meraviglioso popolo "grifagno".

 

FIORENZA

Tant’è, il Grifo è pronto a volare sopra la bellissima "Fiorenza" deciso a giocare la sua partita senza timori, convinto com’è che la terrificante prima linea viola può annientare con relativa facilità gli "opliti" della nostra linea difensiva, ma anche che, liberati da eccessive pressioni, i nostri due vessilliferi: il malinconico Milan e il kantiano Hide, possono in ogni momento piantare la nostra bandiera dietro le spalle del gigantesco Toldo. E tutti sappiamo che l’amato Grifo, come dimostra la storia, quando conquista un territorio, per quanto piccolo, difficilmente lo abbandona, tanto più se il nemico è delicato come un giglio.

Claudio Cagnazzo