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02 / 02 / 2004 *19a giornata Serie A*
Perugia - Parma 2-2

PERUGIA (3-5-2): Kalac; Nastos, Fresi, Di Loreto; Zè Maria (42' st Do Prado), Obodo, Codrea, Giandomenico, Manfredini; Zalayeta, Hubner (37' st Gatti ). In panchina: Pardini, Arano, Cardinale, Brienza, Zerbini. All. Cosmi 5,5

PARMA (4-2-3-1): Frey; Castellini, P.Cannavaro, Ferrari, Seric; Bresciano, Donadel; Marchionni, Morfeo, Carbone (40' st Rosina); Gilardino. In panchina: Amelia, Benarrivo, Oyola, Sorti, Zicu, Cammarata. All. Prandelli 6

ARBITRO: Rosetti di Torino

NOTE: Espulso al 34' st Nastos (Pe) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Donadel, Ferrari, Codrea, Seric, Cannavaro recupero 1' pt e 2' st.

MARCATORI: 8' pt Hubner (Pg), 35' pt Gilardino (Pr), 38' pt Morfeo (Pr), 42' pt rig. Zè Maria (Pg)


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Il Commento (fonte gazzetta.it):

Tutto nel primo tempo: vantaggio umbro di Hubner, poi Gilardino e Morfeo per il sorpasso, Ze Maria sigla il 2-2 su rigore e Marchionni lo sbaglia nella ripresa.

PERUGIA, 1 febbraio 2004 - Una partita così il Perugia la poteva tranquillamente perdere e lo sanno bene i tifosi umbri che, al 34' della ripresa, avrebbero mostrato il pollice verso per la loro squadra se qualcuno gli avesse chiesto l'esito della gara. Come mai? Marchionni ha appena sistemato il pallone sul dischetto e si appresta a calciare un rigore che può valere il 3-2 per il Parma. L'ultimo baluardo biancorosso si chiama Kalac e per fortuna di Cosmi è alto oltre due metri. Insomma, la sfida ricorda molto quella tra Davide e Golia visto i trenta centimetri di differenza tra i due giocatori. Questa volta, però, il vincitore è il gigante che con le sue lunghe braccia va a deviare il tiro angolato, ma a mezz'altezza (errore imperdonabile).

Ci sarebbero tutti gli ingredienti per esultare in casa del Perugia, se non fosse che questo ennesimo pareggio rende tutto più difficile in chiave salvezza: sono ben 4 i punti di distacco dalla zona spareggio, mentre il quint'ultimo posto è distante sette lunghezze. Numeri che inchiodano gli umbri a una realtà non certo rosea, anche se i nuovi arrivati hanno ridato un po' di linfa al gioco biancorosso. Bisognerà (e alla svelta) oliare tutti i meccanismi per evitare sbavature soprattutto in difesa.

E il Parma? Resta l'amaro in bocca per i tre punti gettati dal dischetto. Non solo, le giocate migliori sono state proprio degli emiliani. Il loro difetto? La discontinuità. La squadra di Prandelli alterna fiammate letali (quando si dimostra inarrestabile) a momenti di letargia. Se il tecnico dei gialloblù riuscirà nel difficile compito di mantenere sempre alta la concentrazione di un gruppo formato da molti giovani (sinonimo di incostanza), allora anche il quarto posto che vale la Champions League è alla portata del Parma.

LA GARA - Un incubo aleggia nei sogni dei tifosi umbri: la vittoria che non arriva. In questa stagione, infatti, il Perugia ha centrato i tre punti solo nelle varie coppe (Italia e Uefa), ma non in campionato dove la classifica langue paurosamente. Non solo, Cosmi aveva puntato i piedi dopo alcune cessioni importanti, ma il presidente Gaucci ha risposto al grido di dolore del suo tecnico proprio nelle ultime ore del mercato. Così i biancorossi si presentano con una formazione rivoluzionata: subito in campo Fresi (in difesa), Codrea (a centrocampo), Hubner e Zalayeta (in attacco). Se poi aggiungiamo anche Giandomenico e Manfredini (arrivati sempre in gennaio) si capisce come non tutti gli ingranaggi possano ancora girare alla perfezione in casa umbra. Il Parma, invece, fa di necessità virtù: Prandelli ha incassato senza batter ciglio le cessioni previste e continua a fare affidamento sul solito modulo con Gilardino unica punta.

La gara è vivace, forse troppo per le difese. Fatto sta che nel primo tempo arrivano quattro gol (oltre a numerose occasioni sprecate): vantaggio del Perugia dopo 8 minuti con Dario Hubner che insacca con un preciso sinistro in diagonale. Il Parma trova il pareggio al 35' con Gilardino che supera in palleggio due difensori per poi battere Kalac in uscita con un tocco morbido. Al 38' vantaggio degli emiliani con Morfeo (potente destro da dentro l'area di rigore), ma quattro minuti dopo Ze Maria sigla il pari trasformando un rigore (fallo di Castellini su Hubner) con un violento destro angolato. Nella ripresa l'equilibrio rischia di spezzarsi al 34' (espulso Nastos per il fallo da rigore su Gilardino), ma conoscete già l'esito del duello da Ok Corral tra Marchionni e Kalac