GrifOvunque Home Page

18 / 01 / 2004 *17a giornata Serie A*
Ancona - Perugia 0-0

ANCONA (4-5-1) : Marcon, Sogliano, Maltagliati, Milanese, Zamagno, Berretta, Carrus, Andersson (33'st Sartor), Sandez (27'st Deganov), Rapaic (1'st Sommese), Grabbi. In panchina: Cerioni, Baccin, Potenza, Ganz.

Allenatore: Sonetti.

PERUGIA (3-5-2) : Kalac, Nastos, Di Loreto, Ignoffo, Ze Maria, Tedesco, Obodo (43'st Giandomenico), Fusani (9'st Manfredini), Grosso, Margiotta (21'st Zerbini), Bothroyd. In panchina: Pardin, Do Prado, Pessia, Gatti.

Allenatore: Cosmi.

ARBITRO: Palanca di Roma.

NOTE: giornata piovosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 10.000 circa. Ammoniti: Sogliano, Zamagno, Carrus, Ze Maria, Ignoffo, Obodo. Angoli: 6-5 per Perugia. Recupero: 1' - 4'.

----------

Il Commento: (fonte gazzetta.it)
Termina con un pari senza gol una partita decisamente brutta, monotona per tutti i 90 minuti, salvo poi infiammarsi nel recupero.

ANCONA, 18 gennaio 2004 - Se non fosse per quanto accaduto nel recupero, l'impressione per tutti i 90 minuti è stata che Ancona e Perugia avrebbero potuto giocare anche per 180 minuti, forse 270, senza mai segnare. Bloccate sui rispettivi schieramenti tattici mai modificati da Sonetti e Cosmi, le due squadre si sono annullate. Il finto 4-4-2 dell'Ancona, con Pandev arretrato e Grabbi isolato come il contattore della luce, ha inchiodato l'affollato centrocampo a 5 del Perugia. Per sciogliere la situazione sarebbe forse servita un'invenzione, un tiro dell'Ave Maria di quelli che colpiscono nel segno, un clamoroso errore da sfruttare. E siccome non si è verificato nulla di tutto questo, lo 0-0 è diventato il preciso riassunto di quanto accaduto nell'arco del tempo regolamentare: nulla.

Del resto Ancona e Perugia sono le sole due squadre che non sono mai riuscite a conquistare nemmeno una partita nel corso di tutto il girone di andata. Di vincere insomma non sono proprio capaci. E oggi si è capito abbastanza bene il perché. L'impegno ce lo hanno messo, eccome. Il terreno reso infido da una pioggia che non ha mai smesso di cadere per tutta la gara certo non ha aiutato le giocate di fino, che pure non sono così abituali né per gli umbri né per i marchigiani. I quali, questi ultimi, hanno dovuto anche rinunciare al loro specialista in materia, Rapaic, infortunatosi nel corso del primo tempo, in campo a denti stretti fino all'intervallo, e poi in panchina per far posto ad un comunque bravo Sommese.

I due portieri, Marcon e Kalac, si sono esercitati soprattutto nelle uscite in presa alta su innumerevoli cross innocui. E solo nel recupero del primo tempo l'Ancona ha illustrato con una bella azione quasi rugbistica, la supremazia che poi avrebbe mostrato nella ripresa. Grabbi vince un dribbling, poi un rimpallo, quindi una serie di batti e ribatti lo mettono solo davanti a Kalac, ma il suo tiro è fuori, fra gli improperi di Cosmi che aveva ravvisato più di un fallo (quattro, ha urlato lui) da parte degli attaccanti anconetani.

Poi, nel secondo,tempo l'Ancona ha mantenuto l'accennata superorità, se non altro in quanto a numero di abbozzi di azioni nella metà campo avversaria. Senza alcun costrutto, salvo in occasione di un corner ad un minuto dalla fine. Sul quale Grabbi ha finalmente incornato bene, ma Tedesco, sul palo, ha parato al posto di Kalac con un bell'intervento di destro. E come nel primo tempo, proprio quando il quarto uomo ha mostrato il tabellone luminoso con i 4 minuti di recupero, la partita si è infiammata. Occasione anche per il Perugia, al 47', con l'esordiente Manfredini che dalla lunetta scarica un potente sinistro, ben parato in tuffo da Marcon. E poi, al 49', Grabbi, ancora lui, riceve palla sul dischetto del rigore, si gira benissimo eludendo il suo controllore. A quel punto tirare alto sulla traversa sarebbe più difficile che centrare lo specchio della porta, o al peggio colpire il corpulento Kalac. Ma il centravanti arrivato da poco dai Blackburn Rovers, di sinistro, riesce nell'impresa più difficile. Incredibilmente