Perugia Kalac,
Diamoutene, Di Loreto, Ignoffo (40' st Zerbini), Ze Maria, Tedesco,
Obodo, Grosso, Giandomenico (27' st Do Prado), Bothroyd, Margiotta
(12' st Scandurra). (12 Pardini, 33 Nastos, 44 Gatti, 20 Fusani)
Allenatore Cosmi.
Roma Pelizzoli, Zebina (36' st Candela), Samuel, Chivu (1' st
Dellas), Mancini, Tommasi, Emerson, Dacourt, Lima, Totti, Cassano.
(12 Zotti, 21 D' Agostino, 27 De Rossi, 23 Carew, 24 Delvecchio)
Allenatore Capello.
Arbitro: Tombolini di Ancona.
Reti: nel pt 3' Mancini.
Angoli: 3-2 per la Roma.
Ammoniti: Zebina, Diamoutene, Tommasi, Bothroyd, Samuel,
Tedesco
Spettatori: 22.000 ca.
Il Commento (fonte: gazzetta.it):
Dopo quasi 30 anni i
giallorossi espugnano il Curi con un gol di Mancini al 3'. I padroni
di casa reclamano un rigore su Bothroyd nella ripresa.
PERUGIA, 11 gennaio 2004 - L'annata
giusta per una squadra è fatta di tante cose: bravura, fortuna, tabù
sfatati. La Roma sembra ben avviata, visto che gli ultimi due
elementi, in un momento di opacità di gioco, li ha trovati oggi al
Curi di Perugia dove un gol di Mancini (il quarto in questo
campionato) le regala il successo sui padroni di casa, vittoria che,
in serie A, mancava addirittura dal 21 dicembre 1975 (allora segnò
Cordova). Partita brutta fra due squadre ancora in cerca di identità,
quella dei giallorossi sembra essersi smarrita durante le vacanze di
Natale, quella dei biancorossi non è mai stata trovata.
Capello non si fida e, vista la difficoltà di manovra dei suoi,
preferisce un centrocampo a cinque dove trova posto Tommasi, con Totti
ad affiancare Cassano in avanti. Anche Cosmi è alla ricerca di uno
spunto che inverta la tendenza e prova a innestare fantasia nel suo
centrocampo con l'inserimento del neoacquisto Giandomenico a fare da
suggeritore per Bothroyd e Margiotta.
LA GARA - L'avvio della Roma, com'era stato contro il Milan, è
promettente, i giallorossi, in più, trovano subito il gol.Al 3'
Dacourt, uno dei migliori con Emerson, pesca Mancini in area umbra,
controllo a seguire di destro e tiro in semiscivolata di sinistro che
finisce all'angolino dove Kalac non può arrivare. Ti aspetti che la
capolista dilaghi, ma qualcosa ancora non va nella manovra. Totti,
più mobile che contro i rossoneri, non è ancora al top, Emerson
viene frenato da una botta alla spalla che lo costringe a giocare
stringendo i denti. Solo Tommasi sembra aver capito che spetta ai
centrocampisti inserirsi in avanti, ma il tocco e la precisione sono
quelli di un incontrista e non di un rifinitore.
Il Perugia, superato lo shock iniziale, si riorganizza e prova a
offendere. Gli esterni, Grosso a sinistra e Ze Maria a destra, alzano
il baricentro, Giandomenico cresce col passare dei minuti. Peccato che
Bothroyd e Margiotta siano bravi a far gioco, molto meno a inquadrare
lo specchio della porta. La pressione umbra produce una grande
occasione quasi allo scadere della prima frazione, quando Pelizzoli
salva la sua porta prima deviando sul palo un bolide di Ze Maria, poi
impedendo col piede a Margiotta di ribadire in rete da due passi.
Capello perde Chivu, già dolorante, e a inizio ripresa lo sostituisce
con Dellas. I padroni di casa cercano di alzare il ritmo, nei primo
undici minuti si registrano due occasioni, una per parte: prima
Tedesco di testa sfiora la traversa, poi Totti batte violentemente una
punizione che Kalac devia su piedi dell'accorrente Emerson, botta al
volo e palla sopra la traversa. Al 14' Bothroyd riceve in area, si
libera di Dellas che lo cintura: Tombolini, fin lì bravo a dirigere
una gara tutto sommato corretta, dice che non è successo nulla.
Tedesco protesta vibratamente e si becca il giallo. Cosmi prova a
gettare nella mischia energie fresche: da Do Pardo a Scandurra per
finire a Zerbini. La Roma, da parte sua, fa appello a tutta
l'esperienza dei suoi campioni e nasconde la palla fino al fischio
finale.